Si sa che, per i giovani, il sogno della casa è tra le priorità. Che sia da acquistare o da prendere in affitto. Il lavoro sempre più flessibile degli ultimi anni ha scombinato il piano delle esigenze. I giovani italiani somigliano sempre più ai loro coetanei europei e prediligono la locazione. Per questo, il governo Draghi, tra le misure adottate dalla legge di Bilancio 2022, ha aumentato gli sconti sugli affitti.
Da quest’anno, le ragazze e i ragazzi di età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti che stipulano un contratto di locazione per l’intera unità immobiliare o porzione di essa in base alla legge 431/1998, possono contare su una detrazione Irpef più generosa. La norma riscrive il bonus, incrementando il limite massimo che ora può raggiungere il 20% del canone di locazione.
La detrazione “base” può arrivare fino a 2.000 euro se, applicando la percentuale del 20% al canone pattuito, risulta un importo maggiore. Per usufruire dell’agevolazione occorre che il reddito complessivo non sia superiore a 15.493,71 euro e l’immobile deve essere destinato a propria “residenza”, necessariamente diversa dall’abitazione principale dei genitori o di coloro cui sono affidati dagli organi competenti ai sensi di legge. L’inquilino deve trasferire anche la residenza nell’immobile locato, non essendo più sufficiente la sola destinazione ad abitazione principale.
La novità è che la detrazione ora spetta per i primi quattro anni di durata contrattuale, anziché per i primi tre come previsto fino al 2021.
A quanto ammonta lo sconto.
Per i contribuenti che hanno stipulato o rinnovato un contratto secondo la legge 431/1998, spetta una detrazione di 300 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro, e di 150 euro se il reddito complessivo è compreso tra 15.493,72 e 30.987,41euro. In presenza di un contratto a canone concordato, la detrazione, fermi restando i limiti di reddito prima ricordati, sale rispettivamente a 495,80 euro e a 247,90 euro.
Come funziona per i lavoratori.
I lavoratori dipendenti che per motivi di lavoro trasferiscono la propria residenza in un’altra regione e in un Comune distante almeno 100 chilometri dal precedente, possono usufruire per i primi tre anni di uno sconto fiscale pari a 991,60 euro, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro. O 495,80 euro se il reddito sale a 30.987,41 euro.
A breve, sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, saranno pubblicate le informazioni e i moduli per ottenere i bonus.